Sunday, 8 March 2015

Architetto, meglio studio singolo



Architetto, meglio studio singolo


Rappresentano quasi il 30% degli oltre 567 mila architetti europei e circa la metà lavora in forma singola, alla faccia dell'associazionismo e della multidisciplinarietà della professione. In compenso però gli architetti italiani reggono alla crisi e si accaparrano il 4° posto del mercato europeo delle costruzioni. A conti fatti, secondo la quarta edizione dello studio di settore commissionato dal Consiglio d'Europa degli architetti, questa professione è in crescita, flessibile e internazionale. Mentre il contesto economico continua a essere difficile, lo studio rivela infatti tendenze e scenari incoraggianti. In generale la ricerca conferma che quella dell'architetto è una professione in crescita: il numero dei professionisti in Europa ammonta a 567mila unità (+6% dal 2012) con una percentuale significativa pari al 27% di architetti italiani, arrivati ormai a quota 153 mila. L'architettura, dice ancora l'indagine, è anche una professione flessibile, tanto che in risposta a licenziamenti o mancate assunzioni, gli architetti hanno aperto un loro studio privato. L'indagine segnala che il numero di studi di persone singole sia aumentato di circa il 22% dal 2012 e in questo senso l'Italia detiene (quasi) il primato. Il 47% dei professionisti italiani, infatti, esercita la professione in forma singola, preceduti negli stati della Ue solo dai colleghi austriaci (72%) e greci (51%). Ma di cosa si occupano prevalentemente gli architetti? In Italia con la crisi dell'edilizia solo il 25% si occupa di nuove costruzioni mentre la restante parte si dedica alle ristrutturazioni.

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